Area Archeologica

La Necropoli di località Addolorata ha restituito alcune tombe a camera, un unicum in territorio Irpino. È stato per questo scelto di preservarle ed esporle al pubblico nel luogo di rinvenimento.

Le sepolture a camera sono realizzate con blocchi di pietra arenarea disposti in modo da costituire un piccolo ambiente con un tetto a doppio spiovente. All’interno la tomba era dotata anche di un letto di deposizione per il defunto e di incassi per gli oggetto del corredo. All’esterno vi era un corridoio di accesso pavimentato con ciotttoli di fiume, usato solo nella circostanza della cerimonia funebre. Le tombe, nonostante la  monumentalità, dopo il seppellimento erano totalmente interrate. La loro presenza era segnalata con una semplice pietra di arenaria. Le tombe a camera sono databili da IV al III sec. a.C., in piena età Sannitica.

[Flavio Castaldo]

Negli scritti di Vivenzio e di de Jorio si affermava che i «Sepolcri dei Sanniti» fossero le sepolture a cassa di tufo non dipinte mentre le tombe dipinte si ritennero etrusche per un confronto piuttosto superficiale con le tombe a camera tarquinesi e vulcenti o rinvenute tra Lazio ed Etruria Meridionale.

Flavio Castaldo, Le origini dell'Archeologia Campana